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designed by Lorenzo Nardis
CONCORSO DI IDEE
LOCALIZZAZIONE : Via Canto dei Nelli , Firenze
ANNO: 2018
Il confronto di una nuova struttura in adiacenza con l’intervento michelangiolesco nella Sacrestia Nuova della Basilica di S. Lorenzo e in generale con l’assetto spaziale di un’area densa di storia e trasformazioni urbanistiche, esaminati doverosamente i regesti storici, ha orientato il gruppo di progettazione verso due tematiche prioritarie:
a) realizzare un elemento funzionale che si inserisse nel contesto con un impatto ridotto e controllato, sia per forma che per uso dei materiali scelti;
b) strutturare l’elemento di uscita del Museo delle Cappelle Medicee e le delimitazioni dell’area esterna di pertinenza, riconoscendosi nel contesto dell’area attraverso un messaggio visivo rigoroso ma incisivo.
Riguardo al primo aspetto si è progettato un doppio guscio, il primo contenente l’uscita della scala, totalmente in vetro strutturale, il secondo, un semi-guscio che in parte avvolge il primo mediante una struttura leggera in legno rivestita in acciaio” Corten”.
La funzione visiva della struttura è rafforzata anche attraverso l’inserimento “in traforo retroilluminato” di una immagine iconografica planimetrica posta sulla parete in “Corten”; per quanto concerne la funzionalità dei percorsi, lo spazio di distacco tra i due gusci, sezionabile attraverso una porta in vetro, permette un flusso controllabile tra la strada e l’area scoperta, con particolare riguardo al flusso di uscita dell’ascensore dal piano interrato. Il guscio in vetro strutturale dell’uscita della scala è stato progettato per avere altresì un ruolo notturno, in quanto il chiarore diffuso derivante dalla sua illuminazione interna, determinerà una luminescenza diffusa sulla parete della Sacrestia Nuova con un effetto naturale e controllato.
Elementi di interdizione dell’area esterna: nuovo sistema di recinzione dell’area
Riguardo a questo specifico aspetto si è ricercata una soluzione che nel rispetto dei requisiti richiesti, delimitazione ed interdizione, non creasse una barriere visiva tra la strada e l’interno dell’area; il sistema di interdizione progettato, costituito da pannelli in vetro strutturale integrati con snelli elementi metallici collaboranti con orditura solo orizzontale e alternati con alcuni pannelli pieni sempre in acciaio corten, costituisce un valido compromesso per le condizioni poste. Il basamento su cui si imposta detto sistema: un cordolo murario su cui si inserisce il meccanismo di ritenuta del vetro strutturale, va a raccordarsi con l’elemento in corten della pensilina d’ingresso, creando un unicum gradevole e riconoscibile.
L’Area esterna
Si è ritenuto di utilizzare i materiali tipici di relazione tra le aree urbane pavimentate del centro storico con i grandi monumenti fiorentini. La caratterizzazione dell’area è affidata infatti ad un gioco minimale tra pavimentazione in pietra serena, griglie metalliche traforate longitudinali che sottendono canali di drenaggio delle acque superficiali, un sistema di illuminazione radente che interessa le altre aree trattate con manto erboso su cui si attestano siepi basse strutturate sempreverdi. Ne deriva uno spazio accogliente sia per il solo passaggio che una breve sosta.
Scala della nuova uscita
La prima scelta progettuale ha riguardato l’orientamento del senso di uscita della scala: si è ritenuto più funzionale orientarla, a livello esterno, direttamente verso la sede stradale in quanto migliori risultano i flussi di uscita e la riconoscibilità dell’uscita stessa; a livello del piano interrato, ancor più razionale appare tale orientamento: il flusso dei visitatori provenienti dal museo trova l’imbocco della scala subito a destra dopo l’ingesso al bookshop, con piena visibilità dello stesso, ma con minore interferenza dei flussi.
La stessa scala, al fine di integrarsi armoniosamente nel contesto del design generale del bookshop, è progettata con struttura di profilati in acciaio e rivestita in lamiera sagomata ad alto spessore in acciaio corten con balaustra in vetro strutturale. Essa prevede, per sfruttare razionalmente gli spazi di sottoscala, alcune “ tasche” verticali con funzione di teche illuminati per l’eventuale esposizione di reperti archeologici. Il maggior spazio nel rimanente sottoscala verrà utilizzato come deposito materiali.
Definizione dello spazio interrato, materiali e finiture
La presenza delle importanti stratificazioni presenti nell’area, segnatamente le mura urbiche medievali del 1174 con intersezione nella parte sommitale del muro romano, probabilmente una Domus romana del 330 a.c., la presenza delle tracce del vecchio tracciato del fiume Mugnone, nel fondo, verso strada, il rinvenimento di parti di pavimentazioni in ciottoli di pietra di epoca romana, le tracce di reperti che una volta sistematizzati e studiati potrebbero trovare la loro musealizzazione in questi locali ipogei, il tutto rende necessario interpretare lo spazio mettendo in “ lettura” queste rilevanti tracce della storia antica di Firenze .Le tracce murarie, verranno isolate dal contesto, mediante una fascia di pavimentazione di circa 20 cm in ciottoli di fiume stabilizzati nel cui ambito verranno inseriti corpi illuminanti con illuminazione radente wall-washer; la struttura in acciaio provvisionale realizzata nell’ambito dei lavori di scavo a presidio del muro romano aggettante, si ritiene di non doverla rimuovere ma di adeguarla esteticamente con pulitura e fissaggio del materiale a nudo; la struttura verrà dotata, mediante l’utilizzo di opportune ferramenta in acciaio, di teche in vetro e ripiani per l’eventuale esposizione di reperti ceramici. Gli elementi provvisionali di sottofondazione di tali murature, realizzati con pilastrini di mattoni, saranno occultati mediante un rivestimento leggero, trattato superficialmente con tonachino neutro. Il soffitto realizzato con gli elementi del solai tipo ”spiroll”, verrà utilizzato tal quale, dopo un adeguato trattamento di pulizia e finitura con vernici trasparenti, ritenendo di non dover intervenire con altri elementi di finitura da mettere in rapporto con le preesistenze murarie. Per gli altri muri d’ambito si procederà con un tonachino di colore neutro. Le pavimentazioni, seguendo le linee di intervento già illustrate, saranno realizzate con un pavimento continuo in microcementi di colore tortora scuro.
Progettazione servizi igienici
Attraverso una progettazione razionale, secondo le normative vigenti in relazione all’handicap, sono state progettate le partizioni e gli impianti con le seguenti caratteristiche: la struttura sarà realizzata in pareti in cartongesso con caratteristiche di idrorepellenza, dotata di controsoffitti nei quali saranno alloggiati adeguati sistemi di ventilazione ed estrazione dell’aria. La consistenza sarà la seguente: lato uomini con bagno handicap, area lavabi comune e 2 vani wc; lato donne con bagno handicap, area lavabi comune e 2 vani wc + wc con stenditoio.
Ideazione arredi book shop
L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di avere ambienti confortevoli ed in linea con il resto degli elementi progettati, sia interni che esterni, nel rispetto delle grandi lacerti di architetture adiacenti. I toni del marrone e del legno naturale sbiancato sono la tavolozza usata per la realizzazione degli arredi, le pareti di confinamento della scala, piani d’appoggio, scaffalature, teche, area cassa e zona computer. La struttura degli arredi in legno alveolare con nobilitato tranciato di legno e parti rivestite in lamiera corten, si integrano visivamente con i piani in vetro e con la pavimentazione continua in microcementi e con il soffitto in calcestruzzo .
Nell’area multimediale, le postazioni dei computer e dei video-wall , realizzati nelle medesime finiture, si integrano con il controsoffitto in cartongesso nel quale transitano gli impianti di condizionamento ed estrazione dell’aria, con le bocchette di immissione orientate anche verso l’area book shop, l’illuminazione integrata, le canalizzazione per la trasmissione dati. Sul fondo del locale sarà predisposta un’area per le attrezzature tecnologiche ( unità centrale, gruppo continuità, …).
Illuminazione
Per gli spazi esterni si è affidata l’illuminazione d’ambiente al prisma della scala il cui bagliore diffuso definisce la struttura della pensilina e riverbera la sua luce sulla facciata a mattoni della Sacrestia; i faretti alogeni incassati sul basamento di appoggio, tra i pilastri in vetro della struttura, soddisfano tale necessità illuminotecnica; sulla parete verticale in corten, le forature del logo e dell’iscrizione “ Cappelle Medicee” retroilluminate identificano scenograficamente, soprattutto in notturna il manufatto. Per lo spazio non coperto delimitato dalla balaustra in vetro, un sistema di illuminazione radente, attestato agli elementi di illuminazione puntuale, interessa le altre aree trattate con manto erboso e a basse siepi strutturate sempreverdi.
Per quanto riguarda i locali interrati al book shop, l’illuminazione generale è affidata ad un sistema di faretti alogeni su due barre elettrificate a soffitto, con modalità spot e flood; puntualmente le teche illuminate al di sotto della scala e i faretti adiacenti al reperto murario, con effetto wall wash contribuiscono ad una illuminazione d’accento. Per i locali dotati di controsoffitto, sala multimediale e bagni disimpegni, il sistema illuminotecnico sarà del tipo ad incasso con varie fonti di luce.