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L'Aquila
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designed by Lorenzo Nardis

Aggregato 735 - Palazzo Rustici

Palazzo Campione

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SERVIZI OGGETTO DI INCARICO :

Progettazione, d.l. e coordinamento sicurezza per i lavori di riparazione del danno con miglioramento sismico e restauro dell'Aggregato 735 vincolato ai sensi della dlsg. 42 del 2004

INCARICO CONGIUNTO  AL 50%: CON: 

Ing.Valentino Perilli      ​                                                            COMMITTENTE: 

Avv. Paolo Moscardi - presidente del consorzio San Marciano  811

IMPRESA ESECUTRICE: Cingoli Nicola & Figlio s.r.l.

ANNO: 2013-2016

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L’aggregato sorge nel centro storico dell’Aquila tra Piazza San
Marciano, via dei Drappieri, via Vigliano e via Rocca di Corno ed è composto quasi totalmente da edifici di interesse storicoarchitettonico in muratura costruiti in epoche diverse ma senza soluzione di continuità tra i vari corpi strutturali
EDIFICIO 1: Palazzo Campione
EDIFICIO 2-3: Palazzo Piscitelli
EDIFICIO 4: Palazzo Rustici
EDIFICIO 6
EDIFICI 5-7

 

L’aggregato ha un’articolazione dell’edificato che contiene, o è prospiciente, 5 orti urbani che costituiscono elementi di assoluto pregio urbano.

L'intervento si pone nella logica di un consolidamento che, pur tenendo conto della sicurezza antisismica, risulti compatibile con la tutela del patrimonio storicoarchitettonico.
Per quanto possibile l'intervento cerca di sanare le principali carenze strutturali dell'edificio, in primo luogo la mancanza di connessione delle varie parti, a partire dalle fondazioni fino alla copertura e la carenza strutturale delle murature.
Particolare attenzione è stata posta agli interventi di presidio nei confronti delle azioni fuori del piano. Gli orizzontamenti sono stati tutti utilizzati come elementi di distribuzione delle azioni orizzontali; la creazione del piano rigido permette una
distribuzione delle azioni in funzione della rigidezza dei vari maschi murari, mentre le connessioni diffuse fra orizzontamenti e muri d'ambito permette di ricondurre le
stesse forze orizzontali alle pareti di controvento. Il grave e diffuso dissesto strutturale degli edifici che costituiscono l’aggregato, ed il conseguente degrado dei paramenti di facciata, ha reso necessari un insieme combinato di interventi che interesseranno inevitabilmente i paramenti di facciata. Gli intonaci saranno interessati dall’inserimento dalle fasce in tessuto di acciaio a croce che costituiscono la parte esterna del più importante ed essenziale intervento di consolidamento che interesserà nel suo complesso la scatola muraria; tali zone nelle quali sarà necessario demolire l’intonaco originale, saranno ripristinate con malte compatibili
con quelle preesistenti. Si sono migliorati tutti i collegamenti tra i paramenti murari mediante l’utilizzo di tiranti metallici e perforazioni armate, e dotando l’edificio di
idonei sistemi resistenti a taglio costituiti da fasce in fibra di acciaio; è stato previsto l’inserimento di cordoli di piano o tralicci spaziali al di sotto del piano di calpestio dei
vari livelli in modo da rendere solidali le murature d’ambito e garantire un comportamento scatolare dell’intero sistema strutturale, sempre nell’ottica di un intervento reversibile e non invasivo.